LA QUINTA PIENA di Gabriele Fabbri
Nessuno sa quanta benzina il destino ha messo nel tuo serbatoio.
Che tu abbia il pieno o poche gocce di benzina non importa.
Quello che conta è andare sempre in quinta pien fino all’ultima goccia di vita.
Questa, l’essenza del libro di Gabriele Fabbri, presentato a Portoverde
(Misano Adriatico) sabato 29 luglio, organizzato dall’Associazione “Per la Difesa del Mare”, in una cornice caraibica di palme e
fiori tropicali, alla presenza di un folto pubblico di appassionati di
automobilismo come il senatore Filippo Berselli.
A completare il quadro di emozioni automobilistiche, era esposta la monoposto “MONACI ZAGATO” bimotore, esemplare unico che corse il Gran Premio d’Italia 1952, di proprietà dell’avv. Raffaele Barletta.
La serata è iniziata, a luci spente, con la voce di Teresio Troll che leggeva la biografia di Ercole Boratto, autista dei governi italiani di Facta, Giolitti e Mussolini, ma anche
costruttore di un motore ad alcool, con il quale vinse la classe
alla 1000 Miglia e, si aggiudicò l’assoluto alla Tripoli-Tobruk-Tripoli voluta da Italo Balbo e chiamata la 1000 Miglia d’Africa. Poi le luci si sono accese con il sottofondo del disco “Nuvolari” di Lucio Dalla e sono
iniziati i racconti di Gabriele Fabbri, intervistato da Carla Aghito, di
storie inedite dei tanti piloti di F.1 conosciuti e, con i quali ha
stretto amicizie durature: il rapimento di Juan Manuel Fangio da parte di Che Guevara raccontato da Froilan Gonzalez, il perchè Maria Teresa De
Filippis ha corso con la mezza luna e la stella sul casco, il motivo per
cui il prete volante Don Sergio Mantovani era chiamato Don Ruspa da Enzo Ferrari, le nottate folli passate con Clay Regazzoni a lanciarlo per scommessa al traverso delle auto che transitavano sul lungomare di
Riccione, perchè Chiron disse a Maria Teresa De Filippis che l’unico casco che vedeva bene ad una donna era quella della parrucchiera. L’orecchio posticcio che Jean Behra si divertiva a togliersi e a mettere
sul tavolo del ristorante per impressionare la cameriera. Insomma storie
e racconti di oltre 60 piloti della massima formula e di personaggi come Enzo Ferrari, Ferruccio Lamborghini, i fratelli Maserati, De Tomaso; le leggende di un periodo magico dell’automobilismo da corsa, irripetibile e affascinante.
SHARK